Ciao amico gialloblu,
se ti sei soffermato su questo articolo, o sei un curioso, o sei un portiere.
E allora vogliamo dirti perché abbiamo creato questa rubrica dal titolo IL MESTIERE DEL PORTIERE.
Durante una diretta Facebook nel noioso lockdown, uno dei giovanissimi ragazzi che si è collegato con noi era proprio un portiere come te e nel chiacchierare con Nardi, portiere del Cesena, al tempo in forza al Chievo Verona, disse che una delle sue paure più grandi, era quella di farsi male nelle uscite.
Abbiamo poi sondato questa cosa anche con i portieri un po’ più grandi e tutti ci hanno raccontato, che c’è un momento quando si è piccoli, ma in realtà anche quando si è grandi in cui ogni tanto questa paura si fa viva.
Così è venuta questa idea, insieme ai preparatori dei portieri, ai nostri portieri della prima squadra e ai nostri piccoli portieri abbiamo deciso di raccontare “il mestiere del portiere”, per poter dare qualche consiglio su questo aspetto e su tanti altri.
Speriamo possa aiutare i nostri ragazzi e perché no, non solo i nostri.
“Solo i portieri sanno cosa significa davvero il profumo dell’erba. Gli altri calciatori non ne hanno idea. Perché loro sull’erba corrono, al massimo ogni tanto scivolano oppure, oggi, si rotolano un po’.
Ma il portiere no. Il portiere ci lavora con l’erba. E praticamente ogni suo gesto, ogni suo intervento finisce sempre allo stesso modo, con il naso dentro l’erba.
(Dino Zoff)
Questo è quello che diceva Dino Zoff e che condividiamo in qualche modo; l’erba verde, ma nelle nostre categorie spesso anche la terra dura, è la principale amica dei nostri ragazzi, così come quei pali che tanto vengono difesi e presi come punti di riferimento.
E allora speriamo possiate seguirci, qui sul nostro sito e sui social.